curiosità stroriche padovane  1°

IL LUSSO DELLE DONNE NEL 1600

A Padova dopo due secoli di dominazione Veneta tutto dipendeva da Venezia e quindi niente politica, niente amministrazione, a tutto pensava la Dominante che a dir il vero non gravava la mana ne con tasse ne col limitare la libertà di vivere a modo proprio. Quindi la città non si occupava che di spettacoli, titoli, grandezze e più che altro di lusso. Questo era talmente esagerato, specialmente nelle donne, che il Consiglio Padovano emano nell' 11 maggio 1619 un Decreto che comincia cosi:

«Essendo nei tempi nostri ridotto el vestire delle donne a termine tale, che se quanto prima Con rimedi estraordinari non gli vien messo freno, al sicuro sarà la desolatione et esterminio della maggior parte delle famiglie, ecc. ecc.».

Ma ben poco i cittadini temevano la prescrizione del Consiglio e continuavano come prima. Le nobildonne portavano abiti tessuti d'oro e d'argento, stretti al disotto del seno e gonfi ai fianchi come palloni, cappelli ornati di piume preziose e ricchi ornamenti d'oro e gioielli alle orecchie, ai polsi ed alle mani. Ma anche gli uomini non scherzavano: portavano cappelli larghi piumati, vesti di velluto con bottoni d'oro massiccio, calze di seta, scarpe di vari colori e ricche spade con impugnature cesellate. I laureati o dottori avevano toghe di velluto rosso ricamate in oro e larghe tracolle con disegni e pietre preziose. II popolo pure, per imitare i nobili, che erano ovunque ammirati ed ossequiati, spendeva tutti i suoi guadagni in lusso, e si vedevano mogli di artigiani vestite di velluto o di raso e con ornamenti di pellicce finissime.

A tutto ciò pose fine la terribile peste del 1631 che ridusse la città in miseria e con soli tredicimila abitanti..

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Ignazio Sommer (Merzio)